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LETTERA APERTA DEL DIRETTORE SPORTIVO E DEL DIRETTORE TECNICO

29-03-2020 11:21

Care atlete, cari allenatori, dirigenti, genitori e tifosi di Olympia Volley, in questi giorni di sgomento per un’epidemia che sta mettendo in ginocchio il mondo intero, vogliamo condividere con voi una riflessione, nostra e di molti altri operatori sportivi in giro per l’Italia. Un pensiero che vuole prima di tutto essere un messaggio di speranza che ci deve accompagnare in questa lunga fase che ci vede così lontani, lontani tra di noi e lontani da quello che amiamo fare e a cui normalmente dedichiamo tempo, sacrifici e abnegazione.
E’ angosciante non poter vivere la nostra quotidianità fatta di allenamenti e partite, ma anche di relazioni, condivisione e socialità. E’ angosciante non sapere quando tutto questo finirà, ed è ancora più angosciante non sapere quando ciascuna squadra potrà finalmente tornare a completare la propria stagione, per provare a raggiungere gli obiettivi che si era posta e a cui sono stati consacrati tutti gli enormi sforzi di tutti noi. Pensiamo alle squadre giovanili, ma pensiamo soprattutto alla Prima Divisione, in lotta per la salvezza, e alla Serie D, che con una squadra nuova e giovanissima ha costruito passo dopo passo il suo attuale primato in classifica, ma che non sa se avrà modo di portare a termine il proprio sogno. Pensiamo al lavoro di tutti i membri dello staff, allenatori e dirigenti, dal Presidente all’ultimo dei segnapunti, e a tutti coloro che si sono adoperati e si adopereranno per consentire a Olympia Volley di continuare a portare avanti il suo progetto, persone che lavorano per passione e a cui va il nostro ringraziamento.
Nessuno ora come ora può sapere cosa succederà. Abbiamo tutti negli occhi la spaventosa immagine dei camion dell’esercito che portano via i defunti da Bergamo, ed è giusto che in momenti come questo lo sport passi in secondo piano. Basket e Rugby hanno già deciso di annullare i loro campionati dalla B in giù e di ricominciare con gli stessi campionati la prossima stagione, cancellando di fatto i risultati di questa.
Non sappiamo se questo succederà anche nella pallavolo, ma quello che vogliamo dirvi è che non dobbiamo farci travolgere dalla negatività perché non vediamo il nostro traguardo. Non dobbiamo deprimerci perché non vediamo la fine del nostro viaggio, perché, mai come in questo momento, E’ IL VIAGGIO quello che conta. Un viaggio fatto di gioie, arrabbiature, vittorie, allenamenti andati storti, piccole conquiste in campo, delusioni per partite andate male o incomprensioni con l’allenatore o con le proprie compagne, ma che comunque ci ha portato a essere quello che siamo adesso, e che ci ha arricchito umanamente e sportivamente rispetto al momento in cui abbiamo iniziato. Qualsiasi cosa possa succedere, quel che abbiamo fatto sinora RESTA. Nessuno lo potrà cancellare. E proprio quello che abbiamo vissuto insieme deve diventare la spinta per mantenere viva la fiamma della motivazione, sia per chi sinora ha raccolto soddisfazioni e vuole continuare a farlo, sia per chi invece qualche volta ha deragliato e vuole provare a riprendere in maniera ottimale il proprio percorso.
Lo diciamo sempre a tutte le nostre squadre che un’atleta raggiunge la piena consapevolezza quando riesce a rispondere alla domanda “PERCHE’ GIOCO A PALLAVOLO?”. Siamo certi che questo periodo di lontananza forzata dai campi di gioco darà a noi tutti, che abbiamo i Mikasa e i Molten che scorrono nelle vene, ancora più energia e determinazione per rispondere al proprio “PERCHE’?”, e poter tornare in palestra con ancora più entusiasmo di prima.
Perché in palestra noi torneremo. Che siano ancora due settimane o due mesi o più, in palestra noi torneremo. Questo è certo.
Un grande abbraccio a tutti. Forza Olympia!
Gaetano e Davide