La campagna acquisti della prima squadra per la prossima stagione è in dirittura d’arrivo, ma è già possibile tracciare un primo bilancio in vista della ripresa degli allenamenti. Olympiavolley.com ha chiesto al direttore tecnico Davide Cavinato di fare il punto della situazione: “Siamo molto soddisfatti, siamo riusciti a riempire le caselle lasciate vuote con atlete molto vicine ai profili di cui avevamo bisogno. Chiaro che poi dovrà essere il campo a parlare, ma abbiamo costruito la squadra che volevamo costruire, giovane, talentuosa e con un elevato grado di allenabilità, anche se non è stato per niente facile, considerato che finora abbiamo dovuto inserire ben sette elementi nuovi nel roster, e non è ancora finita. Ci sarà molto da lavorare per trovare l’alchimia giusta, ma l’aver confermato l’ossatura del sestetto titolare della scorsa stagione e la qualità dei nuovi innesti renderà più semplice il lavoro. A questo punto, ci vediamo tutti alla ripresa, carichi per affrontare al massimo questa nuova avventura.” Cosa manca ora per completare il roster? “A dir la verità il roster l’avevamo completato, purtroppo però alcuni imprevisti ci hanno creato qualche grattacapo – continua coach Cavinato – Adesso siamo alla ricerca di un libero e di un laterale per essere completamente a regime: vero che abbiamo inserito apposta in organico due figure di supporto, ma l’esperienza degli ultimi anni insegna che affrontare una stagione con un roster risicato è un rischio che non val la pena correre, perché le insidie sono sempre dietro l’angolo. Comunque non siamo in ansia, abbiamo tempo per sondare ancora il terreno, sono fiducioso che porteremo a termine il lavoro.” Nel frattempo sono usciti anche i calendari di Coppa Veneto e Serie D, qualche considerazione da fare in proposito? “Non molte, a dir la verità – chiude il direttore tecnico – In Coppa troviamo, tra le altre, tre formazioni di Serie C che sulla carta sono fuori portata, ma la Coppa per noi sarà un cantiere dove per forza di cose non potremo avere chissà quali velleità, quindi va bene così. Per quanto riguarda il girone di D, se da un lato abbiamo sicuramente evitato formazioni notoriamente ben attrezzate finite in altri gironi, dall’altro non conosciamo quasi nulla delle squadre del nostro, padovane a parte, per cui dare dei giudizi adesso sarebbe un esercizio del tutto privo di significato. Fortunatamente non abbiamo trasferte troppo lunghe, quindi almeno da questo punto vista direi che non possiamo lamentarci.”