La prossima sarà la sua quarta stagione all’Olympia, ma è come se ci fosse stata da sempre. Anche per Anna Piva, giovane regista classe 2001 protagonista assoluta dell’ultimo triennio Olympia Volley fin dalla Serie D, la prossima stagione potrebbe essere quella della consacrazione definitiva. Anna, mani e cervello della prima squadra, ha vissuto un anno complicato tra infortuni, Covid-19 e il riacutizzarsi di fastidiosi problemi fisici, ma, grazie al suo temperamento da autentica guerriera, è riuscita a tenere la barra dritta e a crescere di condizione passo dopo passo, arrivando a regalare alcune prestazioni memorabili in tutte le partite decisive del campionato, negli scontri diretti e soprattutto nella serie finale di play-off contro il Volley Silea, in cui è stata MVP per distacco. Ora anche per lei si apre uno scenario del tutto nuovo, in cui dovrà confermare la sua crescita esponenziale degli ultimi anni e in cui, dopo anni da inquilina quasi in esclusiva della cabina di regia, dovrà misurarsi con una nuova compagna di reparto dal cui confronto dovrà ricevere lo stimolo decisivo per crescere ulteriormente. “Sono elettrizzata dal fatto di giocare in Serie B, mi sembra ancora un sogno – spiega la regista Olympia – Sono felice di giocarla con le mie compagne, con cui abbiamo vissuto un triennio, e in particolare un’ultima annata, veramente da ricordare. Ora dobbiamo tirare una linea e ricominciare da zero, e anche io so che dovrò rimettermi in discussione in una categoria e in un livello completamente differenti, ma la vivo come una sfida, e le sfide non mi spaventano, anzi. Sto contando i giorni che mancano all’inizio della preparazione.” “Anna è un’altra di quelle giocatrici, e sono parecchie in questa squadra, che ogni anno riescono ad alzare l’asticella, e in più ha la straordinaria capacità di farlo quando conta – le parole di coach Cavinato – Quest’anno, la crescita del suo rendimento man mano che si avvicinava la fase calda della stagione è stata impressionante, così come impressionante è stata la sua serie di finale di playoff, in cui oltre a una regia sempre lucida e spietata, ha strappato in modo decisivo ogni volta che si è presentata sulla linea dei nove metri. Quest’anno anche lei come tutti noi si rimette in discussione, ma non ho dubbi che grazie alla sua natura ferocemente competitiva, saprà essere di nuovo protagonista. Mi fermo qui, la mia stima nei suoi confronti è tale che non serve che aggiunga altro. Anna è un pilastro di questa squadra, e anche quest’anno lo dimostrerà.”