Olympia news

indietro

LA PAROLA AL DIRETTORE TECNICO

14-08-2022 19:18

L’estate sta finendo, come recitava un vecchio tormentone estivo di una quarantina di anni fa, ed è tempo di parlare ormai della stagione che sta arrivando, non prima però di aver tracciato un bilancio di ciò che è stato in quella passata. Come ogni anno Olympiavolley.com ha chiesto al direttore tecnico Davide Cavinato, fresco di conferma, di fare un bilancio della scorsa stagione e di presentare la prossima.
Coach, sarebbe fin troppo facile partire dalla Serie C, partiamo invece dal resto. “È una considerazione corretta, perché si tende spesso a identificare il lavoro di una società con l’andamento della prima squadra, dimenticando invece che è solo la punta di un iceberg – commenta coach Cavinato – È stata una stagione complicata ben oltre quel che si può immaginare in questo momento in cui siamo apparentemente fuori dalla pandemia, o quantomeno dalla sua fase più cruenta. Fortunatamente, forti anche dell’esperienza della passata stagione, siamo riusciti ad affrontarla limitando i danni e cavandocela direi alla grande, anche se abbiamo avuto anche noi il nostro prezzo da pagare. Ne hanno fatto le spese soprattutto Under 18 e Prima Divisione, le cui annate, che comunque vanno assolutamente archiviate con il segno positivo, sono state pesantemente falsate dalla triste routine di contagi e quarantene che ne ha decimato gli organici tra gennaio e inizio marzo. La prima squadra invece, fortunatamente per ragioni anagrafiche lontana dai rischi di contagio delle scuole, è riuscita a salvarsi e a non riportare conseguenze, se non per qualche sporadico contagio esterno smaltito però durante la pausa di inizio anno prima della ripresa delle partite. Non tutto viene per caso però.” In che senso? “Nel senso che non è stata solo fortuna, ma anche e soprattutto il risultato di un maniacale lavoro di tutti, dirigenti in primis ma non solo, per igienizzare gli ambienti e per far rispettare le regole. Certo, è stato molto più semplice rispetto alla stagione passata, ma comunque la solerzia nell’applicazione dei protocolli ha pagato alla grande.” Parliamo di risultati adesso. “È stato un anno ottimo, poteva essere straordinario ma alla fine siamo contentissimi così – continua il coach – La Prima Divisione ha avuto un anno tribolatissimo, oltre al Covid è passata anche per le dimissioni del suo allenatore, ma alla fine è riuscita nell’obiettivo minimo di inizio stagione, la salvezza attraverso i play-out, che a un certo punto sembrava però una chimera irraggiungibile. Invece la crescita degli ultimi mesi è stata importante, e lascia presagire che in una stagione finalmente normale ci siano i presupposti per fare bene. L’Under 18, dal canto suo, ha fatto benissimo fino a Natale, arrivando a tanto così da uno spareggio per l’Eccellenza, nonostante alcuni gravi infortuni, che avrebbe avuto del clamoroso, e ha pagato un pesante tributo ai contagi e alle restrizioni scolastiche dovute alla pandemia nella seconda parte della stagione, dove il raccolto è stato decisamente inferiore rispetto alla prima parte. Nonostante questo però, molte ragazze sono cresciute e si sono avvicinate tantissimo alla Prima Divisione, tanto da giocare anche alcune partite di playout.” Ok, ora possiamo parlare di Serie C. “E invece no, della Serie C è stato detto fin troppo, sui nostri social, sui giornali e persino nel libro sulla nostra storia, che è uscito in una nuova edizione arricchita di un nuovo capitolo e che si intitola LA STORIA DI UNA GRANDE PASSIONE, di cui consiglio l’acquisto a tutti gli appassionati di pallavolo – spiega coach Cavinato – Cioè, capiamoci, la promozione della prima squadra, a coronamento di un fantastico ciclo triennale che in realtà non si è ancora concluso e continuerà in Serie B2, è qualcosa di assolutamente clamoroso e per cui faccio ancora fatica a trovare le parole, ma, come dicevo all’inizio, da direttore tecnico e non solo da allenatore della prima squadra, non posso non parlare di un gruppo che quest’anno ha reso orgogliosa tutta la società.” E qua veniamo a un’altra grande stagione, quella del Volley S3. “Non esagero se dico che quello che è stato fatto nel Volley S3 vale quanto la promozione in B2 della prima squadra – continua coach Cavinato – Se la Serie B rappresenta il presente della società, un presente che speriamo il più lungo possibile negli anni, l’essere riusciti a partecipare a un campionato promozionale con una squadra dopo tanti anni e l’aver conquistato addirittura il terzo posto nel ranking provinciale, contando le sole squadre femminili, sono il miglior investimento possibile che la società poteva fare sul proprio futuro. È un lungo lavoro che viene da lontano, che è partito dagli allenamenti invernali al freddo quando l’attività indoor era preclusa al Volley S3 durante la pandemia, è passato per il ritorno del centro estivo al PalaDuca dello scorso anno ed è arrivato al suo culmine quest’anno grazie al lavoro di tutto lo staff e alla tenacia di atlete e famiglie. E qui voglio assolutamente ringraziare loro ma soprattutto Samantha Greggio, vera artefice di tutto questo insieme alle ragazze che collaborano con lei, tutte atlete Olympia Volley. Un grandissimo risultato che per noi dev’essere assolutamente un nuovo punto di partenza.” È venuto il momento di parlare della nuova stagione. “Sarà un’annata molto stimolante, tutte le squadre, ognuna per motivi differenti, hanno un motivo particolare che le spingerà a fare bene – prosegue il direttore tecnico – La Prima Divisione avrà una nuova guida tecnica e dovrà riscattare la stagione appena trascorsa, forte comunque dell’ultimo periodo affrontato in ascesa costante. Sarà rinforzata nei ruoli mancanti e verrà integrata con alcuni elementi dell’Under 18 in pianta stabile, ci aspettiamo che possa fare un buon campionato. L’Under 18 dal canto suo è all’ultimo anno del suo percorso giovanile, per cui dovrà essere l’anno del raccolto per quanto possibile. Chiaramente non si potrà chiedere alla squadra cose fuori dalla sua portata, però la scorsa stagione ha fatto vedere che le risorse per fare bene, in più l’esperienza in Prima divisione di alcune di loro aumenterà il bagaglio di esperienza e competitività che possono portare all’interno della squadra.” Un altro capitolo importante è il settore promozionale. “La volontà della società è chiaramente quella di proseguire l’attività e di implementarla il più possibile – spiega coach Cavinato – Abbiamo già una base discreta dal Volley S3, stiamo programmando l’inizio di stagione e le varie attività, tra cui Olympia Summer Camp, per spingere il reclutamento, quando avremo i numeri in mano vedremo se avremo margini per aumentare il nostro raggio d’azione. È superfluo dire che per noi questo è un settore assolutamente strategico cui rivolgeremo la massima attenzione.” Bene, ora parliamo della prima squadra. “Alla fine ci tocca – scherza coach Cavinato – A parte le battute, comincerei col ringraziare tutte le ragazze che per differenti motivi non faranno più parte del progetto. A loro va la gratitudine mia personale e di tutta la società per aver contribuito in modo determinante a qualcosa cui il loro nome rimarrà legato in modo indissolubile. Riguardo invece al futuro, siamo molto soddisfatti perché se la scorsa estate era stata di passione al limite del dramma, questa è stata se possibile ancora peggio. Il rovescio della medaglia della promozione è stato partire con un mese abbondante di ritardo nel mercato, con una riduzione significativa del parco delle giocatrici di categoria a disposizione che già di per sé non è così nutrito, almeno per la Serie B. Fortunatamente, riteniamo di avere una base importante proveniente dalla nostra squadra della Serie C, di cui abbiamo confermato uno zoccolo molto importante, e a cui abbiamo aggiunto alcune figure di spessore in alcuni ruoli in cui dovevamo aumentare la competitività. Crediamo di aver costruito una buona squadra, giovane, talentuosa e affamata come sempre nella nostra filosofia, a maggior ragione per la prossima stagione in cui dovrà fare la differenza quella che da sempre è la miglior qualità che ci contraddistingue, e cioè la capacità di alzare il nostro livello quando il modello di prestazione lo richiede. Abbiamo la certezza, corroborata da tre anni di lavoro, che questo gruppo di atlete abbia ancora margini enormi e non ci abbia fatto vedere completamente tutto quello di cui è capace. La conferma di gran parte del roster va proprio in questa direzione, abbiamo voluto premiare chi in questi anni ha saputo meritarsi la categoria nazionale e confidiamo proprio nel fatto che la maggior competitività della Serie B sarà uno stimolo decisivo per far fare il salto di qualità alla squadra in modo che possa esprimere appieno tutto il suo potenziale. Anche le caratteristiche dei nuovi arrivi, tutte ragazze di talento e con esperienza di categoria ma giovanissime, sono perfettamente allineate in questo senso.” Il mercato è concluso adesso? “Numericamente non ancora, diciamo che ci siamo quasi. Stiamo cercando un laterale, che è la nostra priorità, e non disdegneremmo l’arrivo di un quarto centrale. In più quest’anno si conferma il trend delle ultime stagioni in cui il mercato si conclude sempre più tardi a causa la tendenza delle atlete di sciogliere sempre più tardi la riserva sulla stagione successiva, per cui abbiamo fiducia che con la ripresa delle attività individueremo le figure che ci mancano. La base però c’è, siamo già coperti nei ruoli, per cui siamo relativamente tranquilli.” Che stagione vi aspettate? “Una battaglia dalla prima all’ultima giornata, e non potrebbe essere altrimenti – conclude il coach – Siamo una neopromossa in un campionato nazionale, non possiamo pensare di affrontare il campionato in altro modo che con il coltello tra i denti dall’inizio alla fine. Il nostro obiettivo non può che essere la salvezza il prima possibile, e proprio la non abitudine a questo potrebbe essere il problema più grande da affrontare. L’aver perso pochissime partite nelle ultime tre stagioni potrebbe essere un problema nel momento in cui arriverà inevitabilmente qualche sconfitta contro squadre più attrezzate, e quindi diventerà fondamentale saper accettare il prima possibile il fatto di non lottare più per il vertice come negli ultimi anni, ma di doversi sporcare le mani nelle zone calde della classifica. Questa credo che sarà la sfida più complicata da affrontare, ma sono convinto che abbiamo le risorse non solo per gestirla al meglio, ma anche per dire la nostra ed essere competitive anche nel campionato nazionale. Siamo tutti carichi, squadra e staff, non vediamo l’ora di cominciare.”